Tensione tra Russia e Ucraina. A rimetterci è il turismo italiano

Sale la tensione al confine tra Ucraina e Russia. Putin ha dispiegato qualcosa come 56 battalion tactical group ( btg ) che presi singolarmente rappresentano un’unità dell’esercito russo composta da circa 800 soldati, a volte anche di più, con artiglieria e sistemi di difesa aerea . Nel 2014, quando la Russia attaccò l’Ucraina , fomentando il separatismo tra il Donbas, all’estremità orientale del paese, e annettendo la Crimea, lo fece con poco più di 10 btg .

Il Cremlino nega la pianificazione di un’ invasione, ammonendo il sostegno della NATO all’Ucraina, compreso l’aumento delle forniture di armi e dell’addestramento militare. Una minaccia crescente sul fianco occidentale della Russia secondo Putin.

Il quadro comunque è parecchio complicato. Gli Stati Uniti e la NATO descrivono come insoliti i movimenti e le concentrazioni di truppe all’interno e intorno all’Ucraina .
Ben 100.000 soldati russi sono rimasti ammassati al confine ucraino, nonostante gli avvertimenti del presidente degli Stati Uniti Joe Biden e dei leader europei di gravi conseguenze se Putin dovesse procedere con un’invasione. 
L’ultima valutazione dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino afferma che la Russia ha dispiegato più di 127.000 soldati vicino all’Ucraina, posizionando i missili tattici operativi Iskander al confine.
L’Unione europea e gli Stati Uniti già imposero una serie di sanzioni  alla Russia in risposta all’occupazione della Crimea e le azioni nell’Ucraina orientale e tra queste, oggi,  pare vi sia anche quella del mancato riconoscimento del Green Pass in seguito al vaccino Sputnik contro il coronavirus. Ciò ha negato ai russi qualsiasi forma di turismo verso il nostro paese, al punto da spingere le principali agenzie turistiche ad inviare una lettera al governo, la pubblichiamo di  seguito:

Russia – Italia: lettera aperta a governo da principali agenzie turistiche su riconoscimento Green pass

Roma, 28 gen 17:10 – (Agenzia Nova) – Le principali agenzie italiane di viaggi da e verso la Russia hanno inviato una lettera aperta al governo per chiedere il riconoscimento reciproco tra Unione europea e Mosca dei Green pass per facilitare i flussi turistici tra i due Paesi. Nel documento si legge come la chiusura delle frontiere abbia creato ingenti perdite agli operatori del turismo italiano a causa del mancato riconoscimento del Green Pass dopo la somministrazione del vaccino russo Sputnik .

I firmatari della missiva, nata su iniziativa di Alfio La Ferla (Bts Tourism & Travel di Palermo), di Antonio D’Ettorre (Travel Inn di Terracina) e di Saverio Presutti (SudItaliaHotels di Ischia), non chiedono il riconoscimento reciproco dei vaccini, su cui insistono vicende geopolitiche, ma il riconoscimento dei rispettivi Green pass.

“A causa delle frontiere chiuse – si legge nel documento – siamo fermi da circa due anni e, comunque, abbiamo già perso due stagioni estive e invernali. Ci sono intere riviere che nel periodo primavera-estate vivono di turismo russo con tutto l’indotto che questo movimenta.

Pensiamo alla costa romagnola, a Ischia, Sorrento, Amalfi, Terracina, Sperlonga, Gaeta, al lido di Iesolo, a Sardegna, Sicilia, Calabria, Puglia, senza contare le città d’arte come Roma, Firenze, Venezia, Milano, Verona, Palermo e tante altre ancora, che sono anch’esse in forte sofferenza per mancanza di una clientela importante come quella russa. Così come a soffrire sono pure tante destinazioni invernali che negli ultimi anni avevano nel turismo russo una buona fetta della loro clientela più significativa”, si legge.

Fonte articolo CNN – Agenzia Nova

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