di Antonio Pistillo
Gli 80 euro di Renzi vennero etichettati come una “mancetta” che non aumentò i
consumi interni e che produsse solo maggiore debito pubblico.
I circa 20 euro di aumento previsti con il taglio del cuneo fiscale, pertanto, possono definirsi una “presa in giro” per 12 milioni di lavoratori. ovvero quella fascia di reddito medio-basso che costituisce circa il 75% dei dipendenti ed in particolar modo delle lavoratrici in part time con redditi bassi.
Penalizzati gli incapienti, i pensionati ed i lavoratori autonomi esclusi dal cuneo fiscale, compreso il personale in ausiliaria che, contrariamente al comune convincimento, è a tutti gli
effetti un pensionato. Di seguito la tabella esplicativa degli aumenti previsti in base al reddito:
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