Sottufficiale della Marina perseguita la moglie e finisce alla sbarra

Dai pedinamenti agli Sms provocatori in cui l’ex marito invitava a fare sesso anche con i suoi amici, dagli insulti alle microcamere piazzate in bagno e al registratore appiccicato sotto un comodino per sorprendere la moglie con un fantomatico amante.
Sarebbe stata una vera e propria persecuzione dettata dalla gelosia quella che, secondo quanto ha raccontato ieri la stessa parte offesa al processo ad Ancona, dovette subire una quarantunenne residente nel capoluogo.

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