PADOVA. Hacker al posto dei cecchini. Missioni internazionali anziché la garitta al confine di Stato. Unità ad elevata specializzazione a Amatrice e Forze Speciali a Rigopiano, e niente più ragazzi in servizio di leva ad affollare le caserme.
«Tutto è cambiato nel giro di pochi anni e siamo tuttora dentro a una sorta di rivoluzione» sostiene il generale Claudio Graziano, Capo di Stato Maggiore della Difesa. Come dire il Comandante di tutti i militari italiani. «Una nuova minaccia – spiega Graziano – si aggiunge al tema classico della difesa terrestre, aereo-spaziale e navale.
Parlo del cyber-spazio, che è la nuova frontiera cui siamo urgentemente chiamati ad operare sul versante della sicurezza. L’evoluzione tecnologica e culturale è tale che un giovane hacker può mettere in crisi degli Stati. E per questo promuoveremo una campagna di reclutamento straordinaria».
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