Romania: Scramble per gli Eurofighter italiani

Nella missione in Romania gli Eurofighter 2000 della Task Force Air Black Storm hanno portato a termine uno scramble nello spazio aereo rumeno

Nella mattinata di sabato 5 febbraio il CAOC di Torrejon, attraverso il CRC (Control Reporting Center) di Balotesti (Bucarest), ha attivato le procedure per il decollo rapido su scramble di una coppia di Eurofighter della Task Force Air Black Storm rischierata nell’ambito della missione in Romania nell’ambito dell’operazione eAPAS (enhanced Air Policing Area South).

Lo scramble, termine tecnico per indicare appunto la richiesta di un decollo rapido, è stato ordinato ai due caccia intercettori italiani della cellula di QRA (Quick Reaction Alert) a seguito di un potenziale rischio di ingresso non autorizzato di traffico aereo nella regione di competenza degli enti del controllo rumeno FIR (Flight Information Region). 

Ai velivoli italiani è stato assegnato il compito di effettuare una CAP (Combat Air Patrol) all’interno dello spazio aereo romeno per monitorare il traffico prima di rientrare presso l’aeroporto di Mihail Kogalniceanu.

La Task Force Air Black Storm è rischierata presso l’aeroporto romeno di Mihail Kogălniceanu di Costanza per contribuire a garantire l’integrità dello spazio aereo della Romania rafforzando le attività di sorveglianza svolta dalla Forṱele Aeriene Romậne, l’aeronautica romena.

Dai primi di dicembre, sotto la Lead del 36° Stormo, sono presenti sulla base rumena i velivoli Eurofighter 2000 con equipaggi di volo provenienti dai quattro Stormi che garantiscono, senza soluzione di continuità, la difesa dello spazio aereo italiano (4° Stormo di Grosseto, il 36° di Gioia del Colle, il 37° di Trapani e il 51° di Istrana). Questa è la seconda volta, dopo la prima esperienza nel 2019, che i velivoli Eurofighter 2000 vengono rischierati in Romania in operazioni di Air Policing.

L’Air Policing è una missione di difesa collettiva, concetto quest’ultimo cardine del Trattato NATO, condotta in tempo di pace ininterrottamente, 365 giorni all’anno, allo scopo di assicurare l’integrità e la sicurezza dello spazio aereo di tutti i Paesi dell’Alleanza.

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