L’Arma scende in campo per difendere i Cappellani militari. Penna in resta il comandante dell’Arma dei carabinieri difende la sempre più bistrattata figura del Cappellano militare e lo fa con un ordine diretto a tutti gli enti dipendenti fino al livello di Comando di Corpo.
Con una nota del 30 luglio scorso il generale Tullio Del Sette ha ordinato a tutti i suoi dipendenti, nel classico linguaggio militaresco “È, perciò, necessario…”, di mettersi a completa disposizione dei preti con le stellette che devono “essere tenuti informati delle attività di rilievo dei reparti e dei nostri militari” affinché nella “riconosciuta complementarità della funzione” possano svolgere i propri compiti “in sinergia con le gerarchie militari e la rappresentanza militare”.