«Vere e proprie scene di guerra e terrore ieri presso il Cpr di Ponte Galeria, dove 5 colleghi dell’8° Reggimento Lazio si sono ritrovati davanti 50 persone inferocite che hanno letteralmente devastato la struttura, sfondando muri per recuperare pietre da lanciare e abbattendo il cancello dell’ingresso principale.
Due colleghi sono finiti in ospedale, sono state rubate radio, zaini e portafogli dei militari. Ci chiediamo se sia normale lavorare in queste condizioni umilianti».
Così Giorgio Carugati, responsabile dell’ufficio organizzazione mobile del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC).
«Ancora una volta siamo chiamati a ribadire l’importanza dell’approvazione delle nuove direttive per l’ordine pubblico, ci chiediamo cosa stia aspettando il Comando Generale, già più volte sollecitato.
Ancora – insiste Carugati – non è accettabile che un cpr che ospitava 101 persone, preveda la presenza di soli 5 militari. Non si può parlare di squadra antisommossa con sole 5 unità, due delle quali ferite dalla sassaiola.
Ci auguriamo – conclude – che a seguito di questo ennesimo episodio il Comando Generale decida di aumentare l’organico in servizio presso il Cpr, non s può lavorare in queste condizioni disumane rischiando la pelle».