Soltanto ieri vi avevamo raccontato del Comandante di Stazione Giuseppe Rossi, assolto dopo 10 anni , oggi invece è la volta di un poliziotto, un Sovraintendente della Polizia di Stato. Fu condannato a sei anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa, accesso abusivo ai sistemi informatici e rivelazione di segreto di ufficio aggravati dall’aver agevolato il clan camorristico dei casalesi.
Il Sovraintendente della Polizia di Stato, Aniello Landin prestava servizio al commissariato della Polizia di Staro di Sessa Aurunca, quando fu raggiunto dalle infamanti accuse e successivamente condannato in primo grado.
I suoi difensori lo scorso mercoledì sono riusciti a ribaltare la sentenza di primo grado e dopo dieci anni dai fatti, il poliziotto Landino oggi 60enne , è finalmente libero . Dopo la sentenza il poliziotto è stato sopraffatto da una profonda commozione .
Molte le deposizioni in suo favore da parte dei colleghi della Polizia di Stato, compresa quella di Cristiano Tatarella, attuale questore vicario della Questura di Latina. I pubblici ministeri della procura della Direzione distrettuale antimafia all’epoca lo accusarono di appartenenza ad un clan, in forma di concorso in seguito al suo legame con il camorrista Giovanni Battista Papa che l’8 maggio 2009 venne freddato per uno sgarro ai casalesi. Giovanni Battista Papa aveva anche una relazione con la sorella del poliziotto.
La Corte di Appello di Napoli – prima sezione penale, dopo molte ore di camera di consiglio, ha posto fine a un processo infinito. Di tutt’altro parere il procuratore generale che invece aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado.