Incredibile a Milano: due detenuti stranieri, fratelli, sono evasi dal carcere minorile Beccaria. A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
“Quel che è avvenuto è davvero incredibile e sconcertante”, spiega Alfonso Greco, segretario lombardo del SAPPE. “
I due evasi erano nel gruppo avanzato e sono gli stessi che si sono resi promotori delle rivolte scorse e mai trasferiti nonostante i comportamenti pregressi.
Tra l’altro, uno dei fratelli è la terza volta che tenta di evadere. Cos’altro serve per capire che le carceri per minori non sono collegi dove stanno ragazzini indisciplinati ma vere e proprie galere che detengono delinquenti e criminali, ancorchè qualche minorenne?
Sono mesi che il SAPPE chiede di prendere posizione a livello ministeriale a tutela di chi in carcere lavora in prima linea, ossia le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria”.
Per il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, “da molto, troppo tempo arrivano segnali preoccupanti dall’universo penitenziario minorile: Palermo, Catania, Acireale, Beccaria, Torino, Treviso, Bologna, Casal del Marmo a Roma, Nisida, Bologna, Airola… abbiamo registrato e continuiamo a registrare, con preoccupante frequenza e cadenza, il ripetersi di gravi eventi critici negli istituti penitenziari per minori d’Italia.
Da anni, specie da quando la politica ha deciso che anche i maggiorenni fino a 25 anni possono essere ristretti nelle carceri minorili, abbiamo chiesto inutilmente che le politiche di gestione e di trattamento siano adeguate al cambiamento della popolazione detenuta minorile, che è sempre maggiormente caratterizzata da profili criminali di rilievo già dai 15/16 anni di età e contestualmente da adulti fino a 25 anni che continuano ad essere ristretti.
La realtà penitenziaria minorile italiana è fatta di violenza, eventi critici, aggressioni ed evasioni: altro che i racconti surreali di certe fiction tv…”, conclude Capece.
Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE