oma, 23 gennaio 2016 – «SONO un poliziotto, prima di tutto. Faccio il lavoro che ho sempre sognato di fare e che sento mio». Mauro Di Furia, vicesovrintendente della Polizia e rappresentante sindacale del Sap è gonfio di orgoglio: «Sono un poliziotto, un poliziotto onesto». C’è soddisfazione nelle sue parole venate, però, da un filo di amarezza. Perché lui non è soltanto un poliziotto, è un uomo che si è portato sulle spalle l’infamia di un’accusa pesantissima: essere parte di un’associazione criminale dedita al traffico di droga. Proprio quel traffico che aveva a lungo combattuto da operativo nella Mobile di Roma.
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