Divieto di iscrizione alla massoneria per magistrati, militari e rappresentanti delle forze dell’ordine. Questo prevede una proposta di legge di Articolo 1 – Mdp, a prima firma Claudio Fava, depositata a Montecitorio. Non è la prima volta che il Parlamento cerca di affrontare la questione. Qualche mese fa è stato presentato un ddl anche dal Pd, a firma Davide Mattiello.
“Il problema è che i magistrati e i militari giurano fedeltà alla Repubblica, perciò è il caso che non appartengano a ordini che prevedono, tra le altre cose, obbedienza e fedeltà. Un magistrato deve seguire solo la legge e la sua coscienza, non altro”, dice Fava. La legge all’articolo 1 recita: “Ai magistrati ordinari, contabili, amministrativi e ai militari è vietata l’appartenenza a qualunque titolo ad associazioni massoniche o similari che creano vincoli gerarchici, solidaristici e di obbedienza, pena la decadenza dagli incarichi e la nullità degli atti compiuti”.
La legge, però, si occupa anche dei parlamentari, obbligandoli a un’operazione di trasparenza. “Entro tre mesi dalla proclamazione – si legge nell’articolo 2 – i membri del Senato e della Camera sono tenuti a depositare una dichiarazione, anche negativa, sull’eventuale appartenenza a qualunque titolo ad associazioni massoniche o similari”. La stessa dichiarazione poi, secondo la legge, è richiesta “ai dipendenti pubblici e a coloro che ricoprono incarichi pubblici”.
Leggi tutto, clicca QUI