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Pensioni Sicurezza e Difesa: per il 2025-2026 potrebbe rimanere tutto invariato

PENSIONE COMPARTO DIFESA, SICUREZZA E PUBBLICO SERVIZIO, ANCHE PER IL 2025/2026 I REQUISITI POTREBBERO NON AUMENTARE

4 marzo 2022 a cura del 1° Lgt. in pensione Antonio Pistillo

Con l’articolo pubblicato su questo sito il 7 settembre 2021 si presumeva che l’adeguamento dell’aspettativa di vita, per il biennio 2023/2024, potevano non aumentare in considerazione che la pandemia, secondo i dati diffusi dall’Istat per l’anno 2020, aveva ridotto l’aspettativa di vita di 14 mesi, ma era necessario attendere il decreto del Ministero dell’Economia per la conferma.

Con lo stesso articolo, si ipotizzava che, seppur dal 2025 risultasse un aumento delle attese di vita c’era da tenere conto dei 3 mesi di “credito” in quanto i requisiti per il diritto a pensione e l’età pensionabile non possono essere ridotti, anche l’adeguamento all’aspettativa di vita per il biennio 2025/2026 potesse non accrescere.

Con l’articolo successivo pubblicato su questo sito il 14 ottobre 2021, si evidenziava che il 22^ rapporto elaborato dalla Ragioneria Generale dello Stato aveva, di fatto, certificato la previsione del blocco dell’aspettativa di vita, poi confermata dal decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze del 27 ottobre 2021, a cui è seguita la circolare dell’Inps n. 28 del 18/02/22. Quindi è stata centrata la 1^ previsione fatta a settembre 2021 che presumeva che, a decorrere dal 1° gennaio 2023, i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici non sarebbero stati aumentati e, pertanto, restavano quelli previsti fino al 31/12/2022.

In questi giorni è stata diffusa la nota di aggiornamento al 22^ rapporto della Ragioneria Generale dello Stato sull’andamento della spesa pensionistica che attesta che la pandemia continua a frenare gli adeguamenti dell’età pensionabile e, pertanto, dopo il congelamento ufficiale nel biennio 2023/2024, pare che si vada verso lo stop all’incremento pure nel biennio 2025/2026.

Anche in questo caso pare che la 2^ previsione, fatta sempre a settembre 2021, sia stata indovinata, ma è ovvio che i dati vanno ancora presi con beneficio d’inventario. Per l’ufficialità, infatti, occorre attendere la fine del 2023 quando l’Istat comunicherà il tasso ufficiale applicabile, anche se molto plausibile.

Di conseguenza, i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici potrebbero
essere quelli indicati nella seguente tabella.

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