Nessuna riforma pensioni in vista per quest’anno nemmeno per i militari. Le loro rendite tendono però sempre più verso il basso.
l Documento di economia e finanza (Def) ha aggiornato, fra le altre cose, la previsione sui costi della previdenza per il 2023 e seguire. Costi che sono destinati a salire malgrado la stretta imposta quest’anno all’indicizzazione delle pensioni all’inflazione.
Nel Def viene stimata una crescita della spesa per pensioni dai 297,3 miliardi del 2022 a 320,8 miliardi alla fine di quest’anno. E a 349,7 miliardi nel 2025. L’incidenza sul Pil dovrebbe essere del 16,4% contro il 15,7% del 2022. Previsione che non consente l’immediato ricorso a forme di revisione dell’assetto pensionistico attuale.
Pensioni militari sempre più basse
In questo contesto vi sono anche le preoccupazioni per le pensioni del personale militare e delle forze dell’ordine. Non tanto per l’età di uscita dal servizio che, come noto, avviene prima rispetto alla generalità dei lavoratori. Quanto per l’importo dell’assegno che tende sempre più verso il basso.Questo articolo continua qui