In questi giorni il Pd con la compiacenza anche di Sel, tanto per ricordare l’integrita’ politica e morale di un partito finito a fare la stampella del governo, ha ammesso un emendamento al Milleproroghe che sancisce la proroga della rappresentanza militare per un anno.
Un altro rinvio, dunque, il terzo dal 2010, sostenuto da tutte le forze politichesalvo il M5S. Un atto che lede i diritti di tutti i militari, poiche’ e’ evidente che di proroga in proroga la rappresentanza finisce per rappresentare solo se stessa.
Lo dichiarano i deputati M5S della Commissione Difesa.
Del resto cosa avremmo potuto aspettarci da un premier capace di affidare la gestione di dati sensibili e della cybersecurity ad un suo amico, Carrai? Cosa avremmo dovuto aspettarci da un governo che spende milioni di euro per ammodernare depositi di bombe nucleari in palese violazione dei trattati internazionali?
Il paradosso e’ che nemmeno qualche anno fa era proprio il Partito Democratico, durante il governo Monti, a contestare un ulteriore proroga della rappresentanza militare chiedendo nuove elezioni, invece oggi rema nella stessa direzione in cui hanno remato i precedenti esecutivi.
Il risultato e’ una mercificazione dei diritti dei nostri militari. Queste proroghe ruffiane evidenziano infatti una ritrosia del sistema ad addivenire ad una nuova legge organica sul tema.
Di legislatura in legislatura, la riforma della rappresentanza militare e i diritti dei militari vengono rimandate con indolenza. Viste le lente tempistiche ci sembra improbabile che anche in questa legislatura si raggiunga il risultato sperato.
La legge non cambiera’ di una virgola e ahinoi neppure le cariche elettive.
Non di meno, la denuncia del segretario del PDM Comellini, che chiede elezioni immediate in virtù di una sentenza del Consiglio di Stato che di fatto annulla le precedenti elezioni del COCER ESERCITO CAT. B :
Oggi il Consiglio di Stato, dopo oltre tre anni, con ilParere n. 143/2016 ha ritenuto fondato il ricorso proposto dal maresciallo Alessandro Mosti, decretando l’annullamento delle operazioni di voto per l’elezione dei membri del Consiglio Centrale della Rappresentanza Militare, Sezione Esercito, categoria “B”, espletate in data 11 luglio 2012 che, invece, il vertice militare (generale Claudio Graziano) aveva ritenuto corrette.
Ora l’alto Consesso della Giustizia Amministrativa ha ristabilito quella verità che fin dai primi giorni noi avevamo rivendicato con forza, anche con un atto di sindacato ispettivo a firma del deputato radicale Maurizio Turco al quale l’allora ministro della difesa, Di Paola, rispose che quelle operazioni di voto erano state regolari.
Per questo motivo – chiosa Comellini – è necessario che il Ministro della difesa Roberta Pinotti riferisca urgentemente al Parlamento sugli immediati provvedimenti che intenderà adottare soprattutto in relazione alla paventata proroga del mandato dei delegati della rappresentanza militare dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica, dei Carabinieri nonché della Guardia di finanza. Mi domando – insiste Comellini – come potrà ora il PD continuare a sostenere i suoi propositi di prorogare un organismo elettivo che è in parte illegittimo?
Nei prossimi giorni – conclude – chiederò alle Procure, Ordinaria e Militare, di fare completa luce sulle irregolarità evidenziate dal Consiglio di Stato e nel frattempo, nonostante le mie condizioni di salute me lo sconsiglino, da questa sera inizierò uno sciopero della fame e lo proseguirò fino a quando non saranno cancellate le illegittimità e le illegalità che, alla luce della decisione dei Giudici amministrativi, hanno caratterizzato l’attività dell’attuale mandato della rappresenta militare.”
(Partito per la tutela dei diritti di militari e Forze di polizia)