di PIER PAOLO CERVONE
Uno dei più esperti subacquei del nucleo carabinieri sommozzatori di Genova è morto ieri all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Si chiamava Carlo Padula, aveva 48 anni. Lo ha ucciso un male incurabile.
Lascia tre figli, nati da due matrimoni: Nicole, Arianna e Giacomo. Abitava a Finale Ligure. La mamma, Giovanna, è «patronessa» dell’Arma dei carabinieri, sempre presente alle manifestazioni, soprattutto quelle a sfondo benefico. Giovanna era molto orgogliosa del suo ragazzo, strappato all’affetto di tutta la famiglia.
Il maresciallo capo Carlo Padula si era fatto apprezzare soprattutto in tre occasioni. In ordine cronologico: il ritrovamento dei relitti della nave romana di Varazze e del transatlantico Transylvania davanti all’isola di Bergeggi e l’intervento sul relitto della Costa Concordia dopo il naufragio avvenuto il 13 gennaio 2012 davanti all’isola del Giglio dopo esser salpata da Civitavecchia in direzione Savona.