Morti e tumori: la mappa dei rischi nelle Forze armate

Le conclusioni sono sconfortanti. «Si è diffuso un senso d’impunità, l’idea che le regole c’erano e ci sono, ma che si potevano e si possono violare senza incorrere in effettive responsabilità. E si è diffuso tra le vittime e i loro parenti un altrettanto devastante senso di giustizia negata». La relazione finale della commissione parlamentare d’inchiesta in materia di sicurezza sul lavoro e tutela ambientale nelle forze armate, presieduta da Gian Piero Scanu (Pd), è un’accusa durissima contro l’amministrazione della Difesa.

«I siti militari sono insidiati da molteplici rischi lavorativi e ambientali». Di più: «Il mondo delle Forze Armate è apparso chiuso alle istanze di rinnovamento in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro». E peggio ancora:

«Le scelte strategiche di fondo che attualmente ispirano la politica della sicurezza nel mondo delle Forze Armate – si legge nella relazione – umiliano i militari ammalati o morti per la mortificante sproporzione tra la dedizione dimostrata in attività altamente pericolose dal militare e la riluttanza istituzionale al tempestivo riconoscimento di congrui indennizzi».

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