Militari transitati civili: Ottenuta assegnazione sede più vicina

Militari in transito all’impiego civile tra i temi trattati nel corso dell’incontro di giovedì 18 aprile in occasione dell’incontro tra la Marina militare, presente il Capo di Stato maggiore Enrico Credendino, e la parte sindacale.

“Una circolare del 25 luglio 2023, solo per la Marina militare, ha modificato il criterio di assegnazione, non vincolandola all’ultima sede di servizio da militare, ma prevedendo la possibilità di destinare il personale in transito su tutto il territorio nazionale.

Circolare da subito contestata dalla Flp Difesa attraverso una nota al Gabinetto del ministro”, commenta in una nota Christian Palladino, responsabile nazionale del settore transiti e coordinatore provinciale Flp Difesa La Spezia e Massa-Carrara.

“Nella riunione di giovedì la delegazione trattante di Flp Difesa, rappresentata dai due dirigenti nazionali Vincenza Teofili e Ilio Bonomi – prosegue Palladino -, ha presentato un piccolo studio, a cura della dirigente di Flp Difesa Lucia Verdicchio, sulla base dei ‘numeri’ del personale militare e civile, da cui è emerso che, nel 2023, il fenomeno dei transiti, che sono stati 295 per la Marina militare, ha avuto un impatto sull’organico militare di circa l’1% rispetto alla forza effettiva.

Per il personale civile, invece, l’impatto è stato superiore al 4%. In 20 anni, dal 2003 al 2023, con circa 3000 transitati, l’impatto percentuale è stato di circa 10% per il personale militare ma del 50% per il personale civile. Facendo una proiezione per i prossimi 5 anni tale percentuale potrebbe attestarsi al 15% per il personale militare e al 98% per il personale civile.

Questa analisi dimostra che 300 transiti annui hanno un impatto quasi irrilevante rispetto all’organico della forza armata ma, al contrario, rappresentano una percentuale molto alta rispetto alle unità di personale civile e che quindi il confronto con le organizzazioni sindacali deve realizzarsi con uno spirito di collaborazione e buon senso”.

Conclude la nota del sindacalista: “Abbiamo evidenziato la necessità di gestire il ‘transito’ in maniera più oculata ed elastica, anche al fine di prevenire inutili contenziosi.

Nell’immediato abbiamo chiesto ed ottenuto, vista la carenza in tutte le regioni, di assegnare il personale con profili tecnici nella sede più vicina alla residenza ed agli interessi socio economici, superando il criterio di assegnazione negli enti con maggiore percentuale di carenza organica.

Considerato che, negli enti spezzini della Difesa, abbiamo oltre il 40% di carenza anche per profili amministrativi, sarà di certo considerato il dato. Un’apertura molto apprezzata dalla nostra organizzazione sindacale, che ringrazia il Capo di Stato maggiore e i componenti del 1° Reparto di SMM”.

Fonte CittadellaSpezia.it

 

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