Roma – Era il dicembre 2000 quando Andrea Antonaci morì a 26 anni, sconfitto da un tumore riscontrato al rientro dalla missione di “pace” nei Balcani. Era diventato noto, Andrea: aveva denunciato le strane morti dei suoi colleghi militari in televisione e le sue dichiarazioni sull’uso dell’uranio impoverito furono smentite dall’allora ministro della Difesa Sergio Mattarella.
Che, a sua volta, dovette rettificare dopo le precisazioni della Nato: l’uranio impoverito era stato utilizzato nei Balcani e i nostri soldati lo hanno respirato.
Adesso, dopo più di 16 anni, la sua vicenda giudiziaria sembra arrivata alla fine, e con una buona notizia: infatti la Corte di appello di Roma ha appena respinto il ricorso del Ministero della Difesa che si opponeva al risarcimento. Quindi ora la famiglia potrà essere risarcita.
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