Il Nuovo Sindacato Carabinieri ha convinto il Comando Generale dell’Arma ad annullare la circolare che vietava l’uso della Grande Uniforme Speciale in occasione dei matrimoni.

Una nuova vittoria per la sigla sindacale che, proprio a seguito della circolare, era intervenuta più volte chiedendo l’annullamento della disposizione.
Nello specifico, NSC aveva trasmesso una nota al Comando Generale lo scorso 12 giugno 2024, proponendo, in via subordinata, una proroga dell’utilizzo della G.U.S. fino al 1 gennaio 2025.

La proposta era stata accolta favorevolmente ma l’obiettivo dichiarato di NSC è sempre stato il ripristino delle precedenti modalità di vestizione per i matrimoni dei carabinieri, chiamati a indossare la G.U.S. con il dovuto rispetto e decoro e pur sempre a fronte della prevista autorizzazione dell’Amministrazione.
Ragioni e riflessioni che l’APCSM aveva ulteriormente manifestato in un’altra nota inviata all’Ufficio Relazioni Sindacali del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, lo scorso 26 giugno del 2024.

“Quando si fanno richieste di buon senso – afferma la Segreteria nazionale di NSC – è facile raccoglierne i frutti”.
E così è stato: il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale Salvatore Luongo, aveva già annunciato nel primo incontro con le associazioni professionali di carattere sindacale tra militari, la volontà di mettere mano alla circolare emanata dal suo predecessore.

La parola è stata mantenuta e, a partire dal 31 marzo, entreranno in vigore le nuove disposizioni che regolamenteranno al meglio l’utilizzo della G.U.S. al fine di evitare abusi o possibili usi non consoni.

“Indossare la G.U.S. – afferma la Segreteria nazionale di NSC – inorgoglisce il carabiniere: rappresenta una forma di appartenenza storica e la ricompensa a tutte le rinunce e i sacrifici fatti per i propri familiari, è l’onore per i militari che servono l’Arma e il Paese”.