In tutto sono 6 le persone finite agli arresti, ma a capo di tutti i fallimenti e le cause civili pilotate ci sarebbe stato un giudice che nel tempo avrebbe estorto danaro a diverse presone, tra le quali i genitori di una 23enne morta in un incidente stradale ed i genitori di un bimbo nato con traumi permanenti.
L’accusa, a vario titolo, per il giudice e per le altre 5 persone, è di estorsione, corruzione passiva in atti giudiziari, corruzione attiva, associazione per delinquere, riciclaggio, auto riciclaggio ed emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Sotto indagine sono finiti in 21, tra i quali anche altri due magistrati. L’alto tenore di vita del giudice – scrive “basilicata24” – rilevato durante le indagini della Guardia di Finanza, appariva sproporzionato rispetto alle sue entrate ufficiali.
Alcuni degli accrediti nel conto corrente dell’uomo risultavano come una sorta di risarcimento danni e venivano corrisposti attraverso complesse operazioni bancarie.
Nel 2007 nel conto della suocera del giudice sarebbero finiti ben 300 mila euro ( ora la donna è accusata di riciclaggio) , provenienti da una causa di due genitori che avevano perso la figlia 23enne in un incidente stradale. Nell’occasione i coniugi ricevettero un risarcimento di 1,1 milioni di euro.
Nel 2011 altre centinaia di migliaia di euro sarebbero finite sempre nel conto corrente della suocera dell’uomo, per via di una causa di un bambino nato con traumi permanenti causati da colpa medica. In questa occasione, , ai genitori del bimbo sarebbero stati estorti 150mila euro a fronte dei 2 milioni ricevuti come indennizzo nella causa civile.
La procura per ora avrebbe disposto complessivamente il sequestro preventivo di denaro e beni per un valore complessivo di circa 1,2 milioni di euro.
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