Le mani del Giglio magico sugli aerei di Stato

Roma – C’è un capitolo del caso Consip che tocca i voli di Stato. Nel 2015 il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, scrisse all’allora capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica militare, generale Pasquale Preziosa, per informarlo della «necessità di avvicendare il colonnello Giovanni Bardelli», uomo dell’arma azzurra, che aveva la carica di capo nucleo voli raggruppamento unità Difesa presso l’ufficio dei voli di Stato.

Gli propose «preso atto della richiesta nominativa della Presidenza del Consiglio dei ministri» di dare «l’incarico interforze al colonnello Valerio Celotto», anche lui uomo dell’Aeronautica.

Preziosa gli fece presente che «Celotto, provenendo dal ruolo commissariato» non aveva esercitato prima di allora «la gestione di attività operativa dei velivoli, non risultando conseguentemente in possesso della necessaria e comprovata esperienza per un così delicato incarico».

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