«A Siracusa l’immigrazione è una bomba esclusiva sulla pelle degli appartenenti alle Forze dell’Ordine. In queste ore sta avvenendo di tutto, mentre i colleghi sono costretti ad aspettare in una postazione a pochi metri dallo scarico di materiale ferroso. Oggi, in una buona giornata di sole i nostri colleghi sono esposti a odore acre e polveri sottili».
Lo denuncia Franco Maccari, V. Presidente Nazionale Fsp Polizia di Stato.
«La situazione è pessima – prosegue Maccari -, ci sono bagni chimici solo per i colleghi e non sono invece previsti per i migranti, alla faccia delle operazioni umanitarie. Da ordinanza del Questore, 46 migranti sono stati accompagnati presso la stazione ferroviaria di Siracusa. Dovrebbero lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni, ma sappiamo bene che diventeranno braccio armato della criminalità organizzata. Nel frattempo – dice ancora Maccari – la nave quarantena “Aurelia” dovrà essere sanificata per accogliere in serata 120 tunisini provenienti dai centri di accoglienza di Porto Empedocle. Alcuni di loro sarebbero positivi al Covid, quindi si espongono ad ulteriori rischi i poliziotti impegnati nelle operazioni di imbarco».
«La Polizia è in serie difficoltà. A Siracusa sono giunti colleghi da ogni parte d’Italia. Le situazioni alloggiative sono indecorose, in piena pandemia con il rischio di tornare con il Covid nelle proprie case. Queste – incalza Maccari – sono verità che si stanno vivendo solo in Italia e che il Governo nasconde. Chiediamo una forte presa di posizione da parte della nostra amministrazione. Non possiamo essere trattati come carne da macello – conclude – nel silenzio assordante del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese».
Roma, 16 ottobre 2020
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