IL SINDACATO UNITARIO LAVORATORI MILITARI SCRIVE ALLO STATO MAGGIORE DELLA MARINA PER CHIEDERE CHE VENGA SANATA LA SPEREQUAZIONE ECONOMICA CREATA DALLA LEGGE N.119/2022 TRA I VFP4 E I VFP1.

Il SiULM, da sempre vicino alle esigenze dei propri iscritti, ha inviato una lettera al Capo di Stato Maggiore della Marina Militare(C.S.M.M.) per rappresentare il disagio economico del personale volontario Militare della Marina per i la disparità di trattamento economico tra i Volontari in ferma prefissata annuale e quelli in ferma quadriennale (più anziani e con incarichi di maggiore responsabilità). In particolare, l’articolo 4 della legge 119/2022 prevede, tra l’altro:

• l’attribuzione ai VFI di una paga lorda giornaliera determinata nella misura dell’81,50% riferita al valore giornaliero dello stipendio iniziale lordo e dell’indennità integrativa speciale spettante ai gradi iniziali del servizio permanente;
• l’attribuzione ai VFT di un stipendio pari al 80% del parametro stipendiale e degli assegni a carattere fisso e continuativo spettanti al grado iniziale dei Volontari in servizio permanente.

Mentre l’articolo 5 prevede, che nel periodo transitorio nel quale coesistono le due figure giuridiche VFP1-VFP4/VFI-VFT:

• allineamento del trattamento economico dei VFP1 a quello previsto per i VFI (più favorevole), a partire dal 1° gennaio 2023;
• allineamento del trattamento economico dei VFP4 a quello previsto per i VFT (più favorevole), a partire dal 1° gennaio 2026.

Questo provvedimento ha quindi creato dal 1° gennaio 2023, una difformità economica tra chi ha meno anni di servizio (VFP1) e chi oltre a essere più anziano (VFP4) svolge anche incarichi di maggiore responsabilità, il quale dovrà attendere il 2026 per vedere il proprio stipendio adeguato e superiore ai colleghi più giovani. Pertanto, di fronte a questa forte penalizzazione abbiamo chiesto una revisione di carattere normativo che anticipi al 1° gennaio 2023 l’adeguamento stipendiale anche per il personale VFP4.

ATTENDIAMO FIDUCIOSI UNA RISPOSTA DALLO STATO MAGGIORE DELLA MARINA.

Il SiULM ha, pertanto, richiesto un intervento risolutore del C.S.M.M. e, qualora necessario, un incontro con nostri rappresentati affinché si possano proporre soluzioni e superare gli eventuali elementi ostativi.

                         DIRETTIVO NAZIONALE MARINA