Il procuratore generale militare Marco De Paolis ,nel suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario militare ha rilevato la necessità di colmare la laguna normativa circa il nonnismo dei nostri giorni
“Poiché oggi nelle forze armate italiane sono presenti sempre più donne, gli atti di prevaricazione e di violenza che costituiscono il cosiddetto ‘nonnismo‘ spesso si connettono e si associano con una finalità di carattere sessuale” e si avverte quindi “l’urgente necessità per il legislatore di provvedere alla regolamentazione di un settore nuovo nel quale è particolarmente avvertita la lacuna normativa“ ha dichiarato il Procuratore Generale Militare De Paolis durante l’intervento alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario militare.
Secondo De Paolis, sul nonnismo in generale “ va evidenziata la ulteriore e pressante necessità di una previsione ad hoc su questo tipo di condotte, giacché la convergenza di norme comuni e militari” intralcia “le attività investigative”. “Non si segnalano casi significativi, né sotto il profilo quantitativo, né sotto quello della gravità, tuttavia secondo il Procuratore militare, occorre tenere presente che questo fenomeno oggi maggiormente complesso”.
Questa circostanza, “nuova per le forze armate , evidenzia l’urgente necessità per il legislatore di provvedere alla regolamentazione di un settore nuovo nel quale è particolarmente avvertita la lacuna normativa” ha concluso De Paolis.
Quindi molto presto potremmo assistere ad un intervento del legislatore al fine di colmare il gap normativo relativo al sesso femminile, specie se si considera che il nonnismo di qualche decennio fa era di esclusivo interesse del mondo maschile.
Alla cerimonia era presente anche il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta che ha ringraziato il Presidente della Corte Militare di Appello di Roma, Dott. Giuseppe Mazzi, per l’attenta relazione presentata e ha aggiunto: “I temi e le problematiche che richiedono maggiore attenzione sono connesse all’assetto ordinamentale e alla funzione stessa della giurisdizione di interesse militare, ha dichiarato la Trenta. Questa tematica richiede da parte dell’Autorità politica un’attenzione particolare e una accurata. Auspico che il percorso parlamentare relativo alla riforma della Giurisdizione militare, già avviato, venga celermente calendarizzato. Sappiate – ha detto rivolgendosi ai magistrati presenti – che nel Ministro della Difesa troverete sempre un punto di ascolto per la ricerca di soluzioni condivise a Roma, così come sul territorio”.
Il tema della giustizia militare è all’attenzione del Ministro della Difesa, che a distanza di 20 anni ha firmato un bando di concorso per l’assunzione di nuovi magistrati militari, al fine di dare fin da subito una spinta decisa alle esigenze rappresentate.