Il capo del DAP va in pensione.Sappe:Subito nuova nomina

CARCERI, IMMINENTE PENSIONE PER BERNARDO PETRALIA, APPELLO SAPPE A MINISTRA DELLA GIUSTIZIA CARTABIA: “SUBITO NOMINA QUALIFICATO NUOVO CAPO DAP E URGENTI PROVVEDIMENTI A FRONTE GRAVE EMERGENZA PENITENZIARI”

“La notizia del prossimo pensionamento dell’attuale Capo dell’Amministrazione e del Corpo di Polizia Penitenziaria Bernardo Petralia mi induco a fare appello alla Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, affinchè individui per tempo una figura autorevole, di esperienza e che conosce le dinamiche penitenziarie, da destinare al nuovo e gravoso incarico.

Serve gente concreta, che non solo conosce i problemi ma che li sa pure risolvere: penso a un magistrato impegnato in prima linea ma anche ad un Prefetto”.

Lo dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.

Capece punta il dito sulle inadempienze di Ministero della Giustizia e Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria: “il numero crescente di eventi critici in carcere, spesso in danno dei poliziotti penitenziari, si sono concretizzati quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario ‘aperto’, ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le Sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia Penitenziaria.

Da tempo denunciamo che la sicurezza interna delle carceri è stata annientata da provvedimenti scellerati come la vigilanza dinamica e il regime aperto, l’aver tolto le sentinelle della Polizia Penitenziaria di sorveglianza dalle mura di cinta delle carceri, l’inadeguatezza della formazione dei poliziotti penitenziari, la mancanza in organico, il mancato finanziamento per i servizi anti intrusione e anti scavalcamento.

E grossi problemi di gestione derivano anche dall’alta presenza di detenuti psichiatrici, riversati in carcere senza troppi problemi dopo la chiusura degli Opg. Problemi che sono rimasti irrisolti con Petralia, a capo del DAP dal maggio 2020”.
Ma nemmeno, conclude Capece, deve trascurare le priorità del Corpo di Polizia, atteso che il Capo DAP è anche Capo del Corpo di polizia penitenziaria: 

“Eppure in questi anni abbiamo constatato il depotenziamento del ruolo di Corpo di Polizia dello Stato per la Polizia Penitenziaria. Abbiamo assistito ed assistiamo ad una serie continua di provvedimenti sbagliati e gravi, come ad esempio la soppressione delle Centrali Operative Regionali della Polizia Penitenziaria – che controllano i trasporti dei detenuti in tutto il Paese sui mezzi del Corpo, i piantonamenti, i sistemi stessi di sicurezza delle carceri – che segue la scelta scellerata di chiudere sul territorio carceri e Provveditorati regionali dell’amministrazione penitenziaria in ragione di supposte razionalizzazioni, oppure l’affidamento a impiegati non appartenenti dunque al Corpo dell’organizzazione dei corsi di formazione di Agente, Sovrintendente ed Ispettore e financo la titolarità della direzione di Scuola di formazione.

Quasi ci fosse un progetto, a tavolino, per depotenziare il ruolo della Polizia Penitenziaria… E questo è inaccettabile!”.
Da qui la richiesta alla Guardasigilli la richiesta di individuare con celerità il nuovo Capo del DAP.

Roma, 2 febbraio 2022

Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE

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