Francia e Germania svilupperanno il carro armato del futuro. Potrebbe partecipare anche l’Italia

PARIGI – I ministri della Difesa di Francia e Germania nel 2024 prevedono di avviare i negoziati per il progetto di carri armati di prossima generazione con i leader del settore KNDS e Rheinmetall .

Da quanto riporta Defence News, sia l’Italia che i Paesi Bassi hanno espresso interesse ad aderire al progetto per lo sviluppo del Main Ground Combat System tecnicamente denominato MGCS.

Lo ha riferito il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius lo scorso giovedì durante una conferenza stampa presso la base aerea di Evreux, a ovest di Parigi.

Il ministro delle Forze armate francesi Sébastien Lecornu, ha dichiarato che in realtà esiste la possibilità che altre nazioni, inizialmente, aderiscano al progetto solo come “osservatori”. Infatti i massimi leader militari tedeschi e francesi starebbero discutendo proprio con le forze armate italiane, sulle  future esigenze.

Berlino e Parigi trascorreranno il resto dell’anno a elaborare le specifiche del progetto. Ciò metterà entrambi i governi nella posizione di sostenere i propri obiettivi militari.

Secondo il Ministro francese  Lecornu. “Le novità tecnologiche saranno brutali. L’accordo sui requisiti operativi “dimostra fino a che punto, in sostanza, il progetto sarà completamente diverso dai Leopard e dai Leclerc”.

Sempre secondo Lecornu, il futuro carro armato dovrebbe entrare in servizio ntra il 2040 ed il 2045, auspicando la stipula dei primi contratti nel 2024.

Gli altri paesi europei interessati saranno invitati a partecipare al progetto solo una volta che Francia e Germania avranno definito le specifiche del futuro carro armato.

Secondo Lecornu, il carro armato del futuro  sarà modulare e comprenderà piattaforme che potranno essere equipaggiate o automatizzate. Avrà una capacità di fuoco classica , ma anche armi elettromagnetiche, funzionalità di guerra elettronica e armi laser.

L’MGCS – ha concluso – richiederà una difesa reattiva con capacità di uccisione, droni per proteggere il carro armato, funzionalità di intelligenza artificiale per coordinare il fuoco in un ambiente connesso e il salto tecnologico in termini di sicurezza informatica “assolutamente colossale”.

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