Senato 11 novembre 2024. L’Assemblea ha approvato in prima lettura il ddl n. 1053 recante misure in materia di ordinamento, organizzazione e funzionamento delle Forze di polizia, delle Forze armate nonché del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Alla luce dell’esame in sede referente, il provvedimento si compone di 19 articoli suddivisi in due Capi. Il relatore, sen. Occhiuto (FI-BP), ha dato conto dei profili di competenza della Commissione affari costituzionali: tra le principali misure, ci sono nuove norme per la formazione e il reclutamento, la possibilità per gli psicologi di esercitare come liberi professionisti e l’assistenza ai familiari degli agenti caduti in servizio; sono inoltre previsti interventi per snellire i trasferimenti e agevolare incarichi temporanei per eventi come il Giubileo 2025, con l’istituzione di una Giornata nazionale delle vittime del dovere. Il relatore, sen. Dreosto (LSP), si è soffermato sugli aspetti di competenza della Commissione esteri e difesa, illustrando interventi per migliorare l’efficienza organizzativa e operativa delle Forze armate, includendo la semplificazione di alcune strutture di comando e l’ottimizzazione dei ruoli. Sono previsti aumenti di personale specializzato per la tutela del patrimonio culturale e per le capitanerie di Porto, oltre ad assunzioni di personale civile per supportare le attività dell’Arma dei carabinieri. Le disposizioni mirano anche a garantire una gestione più flessibile delle risorse finanziarie e un miglioramento delle condizioni economiche per il personale militare e di sicurezza.
Al termine della discussione generale, alla quale hanno preso parte i sen. Cataldi (M5S), Erika Stefani (LSP), Della Porta (FdI) e Licia Ronzulli (FI-BP), il Sottosegretario alla difesa Perego di Cremnago, dopo aver reso omaggio ai 13 aviatori italiani caduti nell’eccidio di Kindu, ha ringraziato le forze dell’ordine, le Forze armate e i vigili del fuoco per il loro impegno, sottolineando le risorse stanziate dal Governo per migliorare le loro condizioni e l’importanza di nuove assunzioni e dell’istituzione di una Giornata nazionale per le vittime del dovere.
Durante l’esame dell’articolato sono stati approvati gli emendamenti dei relatori 6.500, 15.500, 18.500 ed è stata altresì votata la soppressione dell’articolo 16, così come richiesto dall’emendamento dei relatori 16.500. Sono stati altresì accolti gli ordini del giorno G1.200 della sen. Pucciarelli (LSP) e G5.0.200 del sen. Damiani (FI-BP).
Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto favorevole i sen. Salvitti (Cd’I), secondo cui il provvedimento testimonia che lo Stato è concretamente al fianco di chi quotidianamente difende e protegge i cittadini; Gasparri (FI-BP), che ha sottolineato in particolare l’importanza del rinnovo del contratto di lavoro per il comparto sicurezza, con uno stanziamento significativo per migliorare le condizioni economiche e lavorative del personale, incluse risorse aggiuntive per straordinari; Stefania Pucciarelli (LSP), che ha sottolineato l’impegno della Lega per migliorare il quadro normativo e ha criticato la sinistra per l’astensione, nonostante le modifiche concrete per la parità di genere nella polizia penitenziaria; Francesca Tubetti (FdI), che, nel criticare chi giustifica la violenza sotto pretesti ideologici, ha elogiato un provvedimento che include importanti misure per migliorare le condizioni di lavoro e il riconoscimento economico per le forze di sicurezza. I sen. Dafne Musolino (IV), Marton (M5S) e Alfieri (PD) hanno annunciato l’astensione: il provvedimento riguarda temi concreti e necessari per migliorare la sicurezza e la difesa; tuttavia, l’assenza di risorse adeguate a supporto delle modifiche normative rischia di rendere inefficaci alcune misure. In particolare, IV ha criticato il mancato supporto economico per la Giornata in ricordo delle vittime del dovere; M5S ha contestato la bocciatura di emendamenti che proponevano aiuti per le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata; il PD ha stigmatizzato l’approccio frammentato del provvedimento e la scarsa attenzione ai Carabinieri e alla polizia penitenziaria.