PALERMO – Nel 2013 lo scandalo aveva travolto il distaccamento di Bagheria. Allora gli arresti furono cinque. Ora tocca a quello di Villagrazia che ingloba una parte della città di Palermo e alcuni grossi centri della provincia. Il Corpo forestale della Regione siciliana non è stato in grado di dotarsi degli anticorpi necessari per arginare presunti casi di malaffare.
Sei misure cautelari e undici avvisi di garanzia. Sono diciassette le persone indagate. Oltre al comandante di Villagrazia Antonio Polizzi, agli ispettori Salvatore La Piana e Antonio Sacco, agli imprenditori Antonino e Giuseppe Chiazzese, all’operaio forestale Rocco Giuseppe Ferro (sono stati tutti colpiti da una misura cautelare), hanno ricevuto un avviso di garanzia anche gli ispettori Giuseppe Colibro e Salvatore Impastato, i dipendenti dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Palermo (altra articolazione del Corpo forestale regionale), Francesco La Fata e Leonardo Di Maria. Ed ancora: Vincenzo Vaglica, Piero Buscemi, Antonio Mangano (operaio stagionale), Vincenzo e Giovan Battista Musso, Angela Veronica Polizzi (volontaria della Protezione civile di Altofonte e figlia del comandante Polizzi), Michele Capizzi.
Leggi il resto dell’articolo QUI