19 dicembre 1° Lgt. in pensione Antonio Pistillo
Ieri è stato, finalmente, firmato il contratto 2022-2024, il primo siglato dalle Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari. L’aumento è del 5,89% che sarà spalmato per il 92% sulle voci retributive fisse e continuative (stipendio tabellare e importo aggiuntivo pensionabile) e il restante 8% sulla parte accessoria e normativa, garantendo così una retribuzione maggiore a favore di tutto il personale militare.
L’incremento medio mensile è di circa 198 euro lordi ed è superiore ai precedenti contratti, ma, come ho avuto modo di spiegare in altri articoli, non è il valore dell’adeguamento che determinata la qualità dell’accordo, bensì il rapporto tra l’inflazione e l’aumento del periodo di riferimento.
Al fine di proteggere il potere d’acquisto dei lavoratori è previsto un meccanismo che garantisce che le retribuzioni riflettano effettivamente l’aumento del costo della vita e, pertanto, le disposizioni in materia di contratti prevedono che gli stipendi vengano adeguati all’indice IPCA (Indice dei prezzi al consumo armonizzato, al netto dei beni energetici importati) che l’Istat calcola annualmente.
Visto che l’IPCA del 2022 e del 2023 è stato rispettivamente pari al 6,6 e 6,9% e quello stimato per il 2024 è del 1,5%, l’adeguamento al costo della vita avrebbe dovuto essere pari al 15,00%, mentre il governo ha messo in campo risorse per un aumento di solo il 5,89%. Con le tabelle a seguire, l’esempio della perdita del potere di acquisto nel triennio e una comparazione tra gli aumenti e l’inflazione dei precedenti trienni.
L’accordo firmato ieri diventerà efficace dopo la sottoscrizione definitiva, a conclusione dell’iter di verifica e controllo della sua compatibilità economica e finanziaria, come previsto dalla normativa vigente, della Ragioneria Generale e della Corte dei Conti.
Seguirà l’emanazione del D.P.R., con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e, infine, bisognerà attendere i tempi tecnici del procedimento amministrativo per l’adeguamento in busta paga.
La precedente concertazione è stata siglata il 23/12/2021 e l’adeguamento corrisposto con la busta paga di luglio 2022, pertanto è ipotizzabile che anche il nuovo contratto possa trovare applicazione con lo stipendio di luglio prossimo, con il pagamento degli arretrati a tutto giugno. Con la tabella a seguire gli aumenti lordi e netti mensili e gli importi lordi e netti del conguaglio in caso di conferma di tale ipotesi.