Finanza: Luogotenente torna al comando dopo il trasferimento – A deciderlo il Consiglio di Stato

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Dopo un percorso lastricato di carte bollate lungo ben sette anni, il luogotenente Gennaro Pietroluongo tornerà al suo posto, ovvero al comando della Tenenza di Gubbio della guardia di finanza. A stabilirlo, con una sentenza pubblicata mercoledì, la Sezione quarta del Consiglio di Stato. La lunghissima vicenda giudiziaria del luogotenente, difeso dall’avvocato Mario Bruto Gaggioli Santini, inizia nei primi mesi del 2011, dopo cinque anni passati al comando di Gubbio. Pietrolungo sette anni fa viene «trasferito d’autorità» a Perugia, e in particolare al nucleo di polizia tributaria, escludendolo così da funzioni di comando. A quel punto il militare decide di intraprendere la propria battaglia contestando il trasferimento, ritenendolo basato «su ragioni infondate e che mal celavano un ingiusto intento punitivo».

Il caso Il perché è presto detto: secondo Pietrolungo i dissapori coi superiori nascono quando il luogotenente svolge una serie di accertamenti fiscali anche su una società collegata all’impresa che ha costruito il nuovo comando regionale del Corpo, che si trova a Perugia. Il Tar dell’Umbria nel gennaio 2012 accoglie il ricorso e subito dopo il Ministero dell’economica, da cui la Gdf dipende, fa appello al Consiglio di Stato che sceglie, in via cautelare, di sospendere gli effetti della sentenza del Tar. A quel punto inizia il secondo tempo della partita, che culmina con l’udienza del novembre scorso di fronte al Consiglio di Stato, mentre nel frattempo il militare è stato nuovamente trasferito, stavolta in Veneto. Con la sentenza dei giorni scorsi i giudici hanno accolto le ragioni di Pietrolungo, confermando l’illegittimità del primo trasferimento.

Un uomo apprezzato Il militare dunque potrà tornare a comandare la Tenenza della città dei Ceri, dove nel frattempo la sua famiglia aveva continuato a vivere. «La Sentenza – sottolinea il legale del luogotenente – è di particolare interesse in quanto gli ordini militari, solitamente, sfuggono al sindacato del giudice amministrativo, mentre il luogotenente Pietroluongo ha ottenuto significatamente ragione nel merito. Una persona, tra l’altro, che a Gubbio si è fatto apprezzare da tutta la comunità sia sotto l’aspetto professionale che umano». FONTE

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