EXPORT ARMI, M5S: AVVIATO CICLO DI AUDIZIONI ALLA CAMERA PER RIFLESSIONE SU LEGGE 185/1990

Roma, 26 giugno 2020. “In questa settimana è iniziata in commissione Esteri alla Camera la discussione sulla relazione del governo riguardante il controllo di esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento.

Riteniamo di profonda importanza una riflessione approfondita su questo tema ed è per questo che abbiamo chiesto di avviare un ciclo di audizioni che ci aiuti a comprendere al meglio la posizione geopolitica e geostrategica dell’Italia anche in riferimento a questo tipo di esportazioni.

L’obiettivo è considerare la possibilità di rivedere la legge 185 del 1990 per limitare in maniera sempre più efficace l’afflusso di armi verso Paesi in guerra o che violano in maniera evidente i diritti umani”. È quanto affermano i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Esteri alla Camera.

“La legge che attualmente regola il divieto di far arrivare armi in Paesi in guerra risale a 30 anni fa e purtroppo non tiene conto di un mutato contesto che non vede più la formalizzazione della dichiarazione di guerra per gli stati che sono in conflitto, secondo l’art 51 della carta delle Nazioni Unite. Questo ha portato negli anni la legge ad essere purtroppo aggirata più volte.

Esiste già una proposta di legge del MoVimento 5 Stelle al Senato per fare in modo che questo non accada più, attraverso una migliore definizione dei criteri che consentono di valutare le violazioni del diritto internazionale e bloccare le esportazioni di armi. E noi intendiamo lavorare in questa direzione prevedendo il coinvolgimento degli organismi internazionali”, continuano i deputati.

“La prossima settimana in audizione in commissione ci sarà il direttore della Uama, l’Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento, Alberto Cutillo.

Potremo anche iniziare ad affrontare il delicato tema della riconversione di alcune attività nel settore delle produzioni militari che deve essere tutelato nella sua capacità occupazionale, ma che può essere orientato verso la produzione di strumenti di difesa ad alto contenuto tecnologico, nel campo della sicurezza cibernetica ad esempio, mettendo a frutto le enormi competenze strategiche e tecniche che il nostro Paese ha”, concludono i deputati.

MoVimento 5 Stelle Camera dei Deputati
Ufficio Comunicazione


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