Erogazione TFS per il personale della Polizia di Stato e del Comparto Sicurezza. Il SIAP scrive al Governo

Di seguito la richiesta del SIAP indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri On. Giorgia Meloni ed al  Ministro dell’Interno Pref. Matteo Piantedosi.

Signora Presidente, signor Ministro, come noto, a seguito di istanza incidentale per la declaratoria di illegittimità costituzionale di legge avanzata dalla CONFSAL-UNSA per tutti i dipendenti del pubblico impiego, dinnanzi al Tribunale Ordinario di Roma in funzione del giudice del Lavoro, la Corte Costituzionale con sentenza n. 159/2019 del 03.07.2019 evidenziò l’urgenza di segnalare al Parlamento l’improrogabile necessità di ridefinire una disciplina in subiecta materia, vista l’inidoneità dell’attuale quadro normativo a tutelare “la garanzia costituzionale della giusta retribuzione, che si sostanzia non soltanto nella congruità dell’ammontare concretamente corrisposto, ma anche nella tempestività dell’erogazione”.

Ciò premesso, la Suprema Corte ha evidenziato in modo inequivocabile come le disposizioni di cui all’art. 3 c. 2 D.L. 79/1997 come convertito e art. 12 c. 7 D.L. 78/2010 così come convertito, si pongano in aperto contrasto con i diritti dei lavoratori pubblici in violazione dell’art. 36 Cost., in quanto, sebbene introdotte per fare fronte ad una crisi temporanea e contingente, nel tempo hanno acquisito carattere strutturale, perdendo in tal modo l’originaria eccezionale funzione.

Successivamente, all’esito del giudizio cui interveniva ad adiuvandum la citata confederazione e organizzazione sindacale, nostri riferimenti nel mondo del lavoro pubblico, con la più recente pronuncia n. 130/2023, il Giudice delle Leggi stigmatizzava il mancato intervento di riforma normativa, non potendo ritenersi il D.L. n. 4/2019 art. 23 e la Deliberazione del Consiglio di amministrazione dell’INPS n. 219 del 09.11.2022 idonei al superamento del vulnus costituzionale rilevato in sede di accertamento da parte della Corte Costituzionale.

Infatti i citati interventi, ben lungi dall’eradicare il vizio costituzionale della norma in esame, riconoscono all’avente diritto la sola possibilità di conseguire immediatamente quanto dovuto mediante strumenti finanziari aventi carattere oneroso.

Nel contempo, la medesima Corte Costituzionale nella citata pronuncia n. 130/2023 dichiara inequovicabilmente e con estrema chiarezza, che non sarebbe tollerabile l’eccessivo protrarsi dell’inerzia legislativa in ordine ai gravi problemi individuati ed evidenziati nella pronuncia.

Alla luce di quanto sinteticamente esposto per la tutela del personale di tutti i ruoli della Polizia di Stato dal Siap rappresentato, per il rispetto del nostro lavoro e dei principi costituzionali posti a garanzia dei lavoratori, ben evidenziati nelle pronunce della Suprema Corte, si invita formalmente il Governo ad intraprendere ogni utile iniziativa finalizzata ad emendare la norma in parola, su cui trova fondamento la citata deliberazione n. 219 del Consiglio di Amministrazione dell’INPS.

 

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