Sottufficiale dell’Ariete viene sorpreso alla guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti nel 2011. L’assunzione di droga si limita a quel singolo episodio, in un periodo buio per la vita del militare. Il procedimento penale finisce dinanzi al gup di Padova. Il militare patteggia, ottenendo l’estinzione del reato perché svolge lavori di pubblica utilità. La sentenza diventa irrevocabile il 5 aprile del 2013.
Nel frattempo il militare si riprende, partecipa a importanti missioni di peace keeping all’estero ottenendo elogi dall’esercito per le sue «indiscusse doti militari, etiche e caratteriali». «Con il suo lodevole comportamento, sia sotto il profilo formale, disciplinare che tecnico, ha contribuito costantemente a mantenere elevato e, ove possibile a innalzare ulteriormente il prestigio dell’Ariete».
Cinque anni dopo invece scatta la sanzione disciplinare: a dicembre 2016 il militare viene sospeso dal servizio per sei mesi, con lo stipendio dimezzato, perché, secondo l’esercito, la sua condotta «evidenzia gravi profili di responsabilità contrari alle norme di comportamento, lesivi del prestigio dell’istituzione, della categoria di appartenenza e della dignità del grado rivestito».