Dopo documentario sui proiettili all’uranio impoverito regista tedesco non trova lavoro

Frieder Wagner, regista e vincitore del premio Grimme, ha filmato diversi documentari per i canali ARD e ZDF.

Tuttavia dopo il film “Deadly Dust” (Todesstaub, “Polvere letale” — ndr) sulle conseguenze dell’uso dei proiettili all’uranio impoverito nelle operazioni NATO in Iraq e Jugoslavia, non riesce a trovare più lavoro. Ha parlato con Sputnik: — Anche se la pellicola ha vinto il premio televisivo europeo ÖkoMedia, non ho ricevuto più nessun ordine.

 

-Un anno fa ho parlato con Siegesmund von Ilsemann, direttore del tabloid Spiegel, che nel 2001 ha scritto un articolo su questa polvere mortale spiegando come sia pericolosa. Ha detto che il tema dell’uso delle munizioni all’uranio è un vero e proprio tabù in Germania. — I proiettili all’uranio impoverito si producono con il materiale di scarto durante il processo di arricchimento dell’uranio. Se da questo uranio di scarto si fanno delle munizioni e si dà velocità, perforeranno il cemento, l’acciaio e il ferro come un coltello caldo nel burro. Per questa arma non serve la polvere da sparo, occorre solo un impulso. Grazie al suo peso specifico, quasi 2 volte più pesante del piombo, la testata ha una forza distruttiva maggiore e distrugge tutto quello che incontra nella sua traiettoria.

uranioimpoverito

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