“Siamo delusi ed amareggiati”. Il direttivo dell’associazione sindacale “Libera Rappresentanza dei Militari”, non nasconde la sua disapprovazione per il testo in lavorazione a cui si sarebbero mostrati favorevoli i gruppi parlamentari della Commissione Difesa alla Camera presieduta dall’On. Gianluca Rizzo.
Il documento, nello specifico,interessa le norme sui diritti sindacali dei militari militari italiani ancora oggi fanalino di coda in Europa in termini di tutele sindacali.
“Mancano i fondamentali requisiti previsti dallo statuto dei lavoratori – affermano gli esponenti LRM -. È un provvedimento anti democratico e moralmente inaccettabile.
Da un lato, stiamo assistendo alle chiacchiere illusive dei promotori della legge, dall’altro, è evidente l’ostruzionismo di tutte le forze parlamentari in Commissione Difesa.
Tante sono le belle parole che il leader leghista Matteo Salvini ha rivolto e sta rivolgendo ai servitori dello stato quante sono nei fatti le azioni contrarie dai referenti in commissione difesa. Ci riferiamo, tra gli altri, all’onorevole Ferrari, che sta rappresentando bene le richieste dell’Amministrazione Difesa e delle gerarchie, anziché promuovere le istanze dei lavoratori con le stellette”.
Siamo preoccupati per il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori militari.
Vogliamo tutelare i colleghi al pari dei sindacati di polizia – si legge nella nota -.
Non si può accettare che la competenza sulle controversie in materia di comportamento anti sindacale sia stata devoluta al giudice amministrativo e non al naturale giudice del lavoro.
Troviamo singolare il tentativo di individuare normativamente delle Commissioni Centrali e periferiche di conciliazione per la definizione bonaria delle controversie, istituendole in seno al Ministero della Difesa con nomina da parte del Ministro.
L’amministrazione che decide per l’amministrazione e in TAR del lazio con i suoi bibblici tempi e tutele “a singhiozzo”.
Vengono calpestati i nostri diritti, i nostri rappresentanti del popolo eletti in parlamento ascoltano esclusivamente le amministrazioni emarginando le classi sociali dei lavoratori militari”.
“Vengono posti incredibilmente limiti anche alla democratica scelta dei militari iscritti che non potranno scegliere liberamente i propri rappresentanti – dicono –
Una vergogna altro che legge epocale. Il Parlamento ponga rimedio a questo scempio e non macchi la legislatura con un onta che riecheggerebbe in tutta la comunità militare sia nazionale che europea”.
Il direttivo LRM ha annunciato che distribuirà “in rete 100 mila newsletter per informare il popolo militare sulle posizioni espresse dai vari gruppi parlamentari e dei loro membri in Commissione Difesa.
Hanno calpestato, con le loro proposte, le aspettative di una legge equa a quella dei colleghi della Polizia in tema di diritti sindacali dei Militari”.
I firmatari e cofondatori L.R.M.
Presidente Girolamo Foti
Vice presidente Cav. Sandro Frattalemi
Segretario Generale Dott. Marco Votano
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