«Non solo si è provocato dei tagli imbrattando di sangue la volante e sventolando la mano per far sì che il suo liquido ematico raggiungesse i colleghi, ma ha anche tentato di colpire uno con il crick.
Quanto successo in via Rossini a Genova, rievoca una sola parola: taser».
Commenta così Fabio Conestà, Segretario Generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap), i momenti di follia vissuti ieri a Genova a causa di un 50enne ubriaco.
«Quello che siamo chiamati ad affrontare ogni giorno è indescrivibile.
Se l’uomo fosse stato davvero positivo o avesse avuto una qualsiasi malattia, avrebbe compromesso i colleghi e le loro famiglie.
E’ inammissibile che si possa utilizzare una tale violenza contro i servitori dello Stato senza che questi fare nulla in propria difesa.
Ancora una volta – incalza Conestà – chiediamo regole di ingaggio chiare e la dotazione del taser.
Non possiamo rischiare – conclude – di non tornare dalle nostre famiglie o, peggio, metterle a rischio».