Contratto statali, più soldi: salvati gli 80 euro

Roma. La buona notizia l’ha data il sottosegretario all’Istruzione Vito De Filippo. Intervenendo ieri ad un convegno del sindacato Snals-Confsal sul rinnovo del contratto degli statali, ha spiegato che dagli ultimi contatti con il ministero del Tesoro sarebbero arrivati segnali positivi sulle risorse necessarie a garantire non solo l’aumento da 85 euro lordi mensili promesso dal governo, ma anche la sterilizzazione completa del cosiddetto bonus Renzi da 80 euro. Un’inversione di rotta rispetto alle prime riunioni dell’Aran, l’agenzia che siede al tavolo delle trattative per il governo.

L’Aran aveva spiegato che i soldi per indennizzare coloro che perderanno il bonus a causa dell’aumento, sarebbero stati trovati riducendo lo scatto da 85 euro lordi concordato il 30 novembre dello scorso anno. Invece nella manovra che il governo presenterà entro il prossimo 15 dicembre, la cifra che sarà destinata al rinnovo del contratto degli statali dovrebbe essere di 1,65 miliardi di euro, che si aggiungono agli 1,2 miliardi già stanziati.

Una somma che, secondo i calcoli, permetterebbe di pagare gli 85 euro lordi medi mensili e contemporaneamente di compensare, per coloro che a causa dell’aumento superano i 26 mila euro di reddito, la perdita degli 80 euro del bonus Renzi. In realtà, sul tavolo del governo c’è ancora un’altra opzione per disinnescare la mina del bonus.

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