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Contratto economico e normativo 2016/2018. Passa la posizione del Silp Cgil: quasi tutto sul trattamento fisso, nuove tutele per il personale e avvio della fase normativa. Il governo si riserva su nuove forme di finanziamento dello straordinario. Il punto della trattativa
La trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro del Comparto Sicurezza e Difesa relativo al triennio economico e normativo 2016/2018 si sta svolgendo in un clima condizionato dalla scadenza della legislatura, in campagna elettorale e con le Camere già sciolte.
Dalla sentenza della Corte Costituzionale del 2015, che per gli anni 2016 e 2017 ha determinato in Legge di Stabilità solo esigui stanziamenti si è giunti alla prima convocazione del Governo solamente il 25 luglio 2017. In tale data la Parte Pubblica si impegnò a chiudere un accordo sulla base minima degli 85€ medi lordi per lavoratore, da suggellare con successiva legge di Stabilità rendendo operativi gli aumenti da gennaio 2018.
La successiva convocazione del Governo è avvenuta il 22 dicembre del 2017, quando Silp Cgil e Funzione Pubblica avevano già organizzato un presidio a Palazzo Vidoni per il giorno 21, mobilitazione rinviata a seguito della comunicazione di riavvio del tavolo.
A dicembre, alla presenza dei ministri di riferimento, la Parte Pubblica indicò gli aumenti previsti per ogni Amministrazione, indicando in 102,26 € gli aumenti medi lordi pro capite per il personale della Polizia di Stato, riconvocando le rappresentanze per il 9 gennaio 2018, con il preventivo invio di tabelle con le proiezioni degli aumenti.
Tale incontro è slittato per due volte sino all’11 gennaio 2018 e neanche in tale sede la
Parte Pubblica ebbe a fornire la preannunciata documentazione con annesse proiezioni.
L’unica novità era rappresentata da un emendamento alla legge di Stabilità che allocava risorse per 50 milioni di € per il 2018, che nel 2019 sarebbero diventate 100 nonché 150 milioni di € nel 2020, relativi alla specificità, per finanziare lo straordinario, il Fesi e la contrattualizzazione della dirigenza, da destinare con futuro DPCM.
La posizione del Silp Cgil è stata sempre una, all’inizio in solitudine e adesso ampiamente condivisa: premessa l’esiguità delle risorse (779 milioni di € per il Comparto Sicurezza), che non copre certo il blocco contrattuale decennale, la maggior parte delle stesse doveva essere posta sul tabellare (indennità mensile pensionabile e parametri stipendiali), mentre lo straordinario doveva essere finanziato in altro modo e non attraverso la specificità, agganciandosi a strumenti di rivalutazione evitando così che lo stesso scivolasse in valore sotto l’ora ordinaria. Importanza strategica per il Silp Cgil è e rimane anche la revisione della rappresentanza con la piena sindacalizzazione, istituire la previdenza complementare e tenere insieme parte economica e parte normativa per via della necessita di incidere sugli istituti più desueti intervenendo, peraltro, su assicurazione sanitaria e tutela legale.
Restano altresì da sciogliere i nodi critici della separazione dei comparti come il fissare, in materia di orario di lavoro, la durata media massima settimanale, prevista già dalle direttive europee recepite dalla legge italiana (48 ore settimanali, comprensive dello straordinario). È per il Silp Cgil altresì necessario, alla luce del nuovo stanziamento per la specificità, concertare con le OO.SS. l’allocazione delle risorse dei 150 milioni di euro per il varo del successivo DPCM, con aumenti che valorizzino i servizi operativi utilizzando lo strumento del Fesi stesso.
Per inciso, con l’aumento parametrale introdotto con il riordino delle carriere, l’ora di straordinario è già inferiore a quella ordinaria.
L’ultimo incontro in ordine di tempo si è tenuto oggi, 17 gennaio alle ore 12, preceduto solo di poche ore dall’invio delle tabelle con gli aumenti previsti.
La previsione complessiva prevede la corresponsione degli arretrati per il 2016 e 2017 (in ragione di risorse per la Polizia di Stato pari a circa 74 milioni di € per il 2016 e di 280 milioni di € per il 2017), calcolati con indici di aumento rispettivamente dello 0,36% e del 1,09%.
Per il Comparto sono pertanto disponibili 779 milioni di €, di cui 176 per la Polizia di Stato. Le tabelle presentateci, che non includono l’indennità di vacanza contrattuale -per la prima volta non verrà recuperata ma si sommerà- riportano un beneficio medio complessivo in linea con le previsioni iniziali (€102,26), dati dalla percentuale di aumento stabilito nella relazione tecnica della legge di bilancio nella misura del 3,48%. Questo in ragione del 90% delle risorse destinate al trattamento fisso, di cui il 42% sui parametri e il 48% sull’indennità pensionabile.
Il Governo, in data odierna, dopo aver rivisto le proprie posizioni iniziali, ha convenuto con il Silp Cgil dando per acquisita la ripartizione tra il 90% della destinazione delle risorse alla parte tabellare e il 10% a quella accessoria, ha dichiarato che:
- per quanto attiene allo straordinario, il Governo dovrà effettuare una verifica con la Corte dei Conti su varie possibilità, stante la richiesta diffusa di finanziarlo al di fuori del contratto;
- sul DPCM, si ipotizza una ripartizione tra “teste” e amministrazioni, da destinare alla contrattualizzazione della dirigenza, Fesi e servizi operativi, con nuovi istituti come, ad esempio, nuove indennità per i servizi operativi che si svolgono nell’arco delle 24 ore;
- la Parte giuridico-normativa affiancherà, come richiesto dal Silp Cgil, la Parte economica;
- con bilanci delle amministrazioni sarà finanziata un’assicurazione sanitaria e la tutela legale al personale;
- la Parte normativa vedrà attenzione per il benessere dei lavoratori, che il governo ha chiamato “welfare aziendale”.
Gli effetti economici potrebbero quindi essere anticipati con specifico DPR, ma la discussione proseguirà nei prossimi giorni, anche in maniera serrata, prevedendo un termine di scadenza.
I lavori proseguiranno lunedì 22 gennaio.
Roma, 17 Gennaio 2018
La Segreteria Nazionale Silp Cgil