Cassa di Previdenza delle Forze Armate – La Corte dei Conti avvisa: urgente una revisione dei meccanismi che governano le entrate contributive e le prestazioni della Cassa

La Sezione del controllo sugli enti della Corte dei Conti ha effettuato una dettagliata analisi sulla gestione finanziaria della Cassa Previdenziale delle Forze Armate.

La relazione, pubblicata in piena pandemia, si riferisce al risultato del controllo relativo all’esercizio finanziario del 2018. Purtroppo, come già ampiamente noto, la Cassa di Previdenza non gode di ottima salute, specie se si considera che sono trascorsi altri due anni.

Al punto 3 della dettagliata analisi, si evidenzia come l’ammontare delle contribuzioni versate dagli iscritti non risultino sufficienti ad assicurare l’equilibrio con le prestazioni previdenziale corrisposte, determinando uno squilibrio strutturale che ha reso necessario il reperimento di ulteriori disponibilità attraverso investimenti mobiliari ed immobiliari.

Il saldo previdenziale – continua l’analisi – (costituito dalla differenza fra le entrate contributive e le uscite per prestazioni) risulta favorevole nel solo caso delle categorie degli ufficiali dell’Esercito e dell’Arma dei carabinieri, nonché di quelli dell’Aeronautica – peraltro con dati positivi in diminuzione rispetto all’esercizio precedente – e raggiunge un risultato complessivo negativo di euro 18.068.009, superiore di circa sei volte rispetto a quello dell’esercizio precedente (3.152.127).

Un peggioramento tanto drastico del saldo previdenziale, ad avviso di questa Corte, rende vieppiù urgente una revisione dei meccanismi che governano le entrate contributive e le prestazioni della Cassa, onde assicurarne l’equilibrio economico di lungo periodo. Il numero degli iscritti alla Cassa, alla fine del 2018, si è attestato su 193.166 unità, con un aumento di 2.504 rispetto al precedente esercizio (190.662).

Secondo la Corte dei Conti, va poi ribadita la necessità che la Cassa si doti stabilmente e preventivamente degli elementi conoscitivi e documentali relativi alla posizione di ciascun iscritto (contributi versati, anni di servizio, etc.) e non si avvalga esclusivamente di quelli forniti di volta in volta dall’Amministrazione della Difesa al momento della liquidazione delle indennità.

La relazione si conclude con un monito:

Un peggioramento tanto drastico del saldo previdenziale, ad avviso di questa Corte, rende vieppiù urgente una revisione dei meccanismi che governano le entrate contributive e le prestazioni della Cassa, onde assicurarne l’equilibrio economico di lungo periodo.

Ma quali misure sono state intraprese dalla data della pubblicazione dell’ analisi sulla gestione finanziaria della Cassa di Previdenza delle Forze Armate?

Da quanto ci risulta, l’unica misura intrapresa fino ad ora, è il tentativo di inserire i militari del Ruolo Graduati di tutte le ffaa nel sistema “Cassa di Previdenza”. Ciò comporterebbe un’ ovvia ed immediata immissione di liquidità nelle casse del sofferente istituto, e probabilmente rinvierà il problema a data da definirsi. Ma ciò scongiurerebbe un futuro default ? Questo dovrà stabilirlo la Sezione del controllo sugli enti della Corte dei Conti con la sua prossima relazione. A fondo pagina puoi effettuare il download dell’analisi integrale↓

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QUI L’ ANALISI  DEL CONTROLLO SULLA GESTIONE  DELLA CASSA DI PREVIDENZA DELLE FORZE ARMATE

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