«Intendiamo innanzi tutto esprimere solidarietà ai due colleghi accoltellati ieri in provincia di Reggio Calabria, durante la notifica di un TSO a una persona affetta da problemi psichici.
Argomenti come questi sono molto sensibili e delicati e il contatto con il soggetto non può avvenire da parte del militare che non ha le competenze mediche necessarie per affrontare una situazione del genere».
È quanto dichiara Massimiliano Zetti, Segretario Generale del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC), in merito ai due marescialli dell’Arma che ieri sono stati accoltellati a un braccio e alla testa da un 60enne cui è stato notificato un TSO.
«I trattamenti sanitari obbligatori sono un problema sanitario e non di ordine pubblico, i carabinieri non possono, né devono sostituirsi ai medici.
Casi come questi riportano alla mente quanto successo a Genova nel 2018 in un caso simile, quando un ragazzo, Jefferson Tomala, durante un TSO si accanì sui poliziotti intervenuti accoltellandoli e uno di questi si difese esplodendo un colpo risultato poi fatale per il giovane. Ecco – conclude Zetti -, il passato continua a non insegnare nulla».