L’affare che proponeva con maggiore frequenza ai colleghi carabinieri di Camp Darby, ma negli anni anche ai loro amici e parenti, era quello che riguardava l’acquisto tramite una società di import export, di un Suv Audi modello Q5 a un prezzo compreso – a seconda del “cliente” – tra i 15 mila e i 28 mila euro, in pratica la metà del costo di listino.
Ma la presunta “truffa del lusso” da parte del carabinieri-affarista all’interno della base militare americana dislocata lungo la strada Aurelia, tra Pisa e Livorno, comprendeva anche orologi Rolex, Cartier e Mont Blanc, moto Bmw, pianoforte Yamaha, elettrodomestici vari, iPhone, e altre autovetture: Chrysler Grand Voyager, Audi A1, Porsche Carrera 911, Bmw X1 e Ford Raptor.
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