Proponiamo l’interrogazione parlamentare pubblicata il 21 aprile 2022, nella seduta n. 426 , presentata dai senatori Pacifico e Causin (CI), inerente gli arretrati sulle pensioni non riconosciuti al personale dei corpi di polizia.
PACIFICO , CAUSIN – Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dell’interno. –
Premesso che:
la Corte dei conti, a sezioni riunite, in sede giurisdizionale, nel 2021, ha riconosciuto per gli appartenenti alle forze di polizia ad ordinamento civile, il medesimo trattamento pensionistico riservato alle forze armate e forze dell’ordine ad ordinamento militare, sancendo che la quota retributiva del 2,44 per cento vada estesa a tutti gli appartenenti al comparto sicurezza e difesa;
il Governo ed il Parlamento con la legge di bilancio per il 2022 (legge n. 234 del 2021), nell’art. 1, comma 101, attraverso le relazioni allegate, hanno previsto e codificato le spese da sostenere per gli anni futuri e quelle per sanare gli anni passati, riconoscendo le sperequazioni avvenute;
considerato che:
nonostante le chiare indicazioni legislative, l’INPS, con propria circolare, ha inteso superare la novella legislativa, procedendo all’adeguamento pensionistico per gli ex appartenenti alla Polizia di Stato e Polizia penitenziaria, riconoscendo il beneficio solo a partire da gennaio 2022, non riconoscendo gli arretrati degli ultimi 5 anni stabiliti e liquidati alle forze armate e di polizia ad ordinamento militare;
la sperequazione, contraria ai principi costituzionali, nonostante, la giusta correzione imposta dal Parlamento, ad oggi continua a perpetuarsi, anche se parzialmente,
si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda prendere per sanare la sperequazione descritta.