I fatti di cronaca di questi giorni che vedono coinvolti militari e gradi alti della gerarchia militare su fatti di mazzette, corruzione e turbativa d’asta pongono una questione dirimente: i sindacati militari devono subito entrare a pieno regime per garantire maggiore trasparenza negli atti dell’amministrazione pubblica con le stellette.
Nel dibattito sulla nuova legge sui sindacati militari, da più parti, Stati Maggiori in prima linea, sono emerse fortissime preoccupazione per il rischio della coesione interna.
Ci chiediamo se sia la concessione di diritti ai militari a “minare” la coesione interna o piuttosto comportamenti riprovevoli da parte dei gradi più alti della gerarchia da cui proviene, guarda caso, la peggior critica ai sindacati militari.
Siamo fermamente convinti che i sindacati militari possano invece dare un fattivo contributo in termini di trasparenza interna contribuendo, in tal senso, ad un necessario e non più rinviabile processo di democratizzazione ed efficientamento delle forze armate con sia solo di facciata.
Ci aspettiamo che la politica faccia uno scatto in questa direzione, evitando di avallare tesi quantomai fantasiose che, alla luce dei fatti recenti, si dimostrano del tutto errate e fuorvianti o, peggio ancora, conniventi.
ECCO IL TESTO CONGIUNTO DI AERONAUTICA, GUARDIA DI FINANZA, ESERCITO E CARABINIERI
Comunicato congiunto 22 luglio 2020
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