Sei soldatesse italiane hanno insegnato a 21 donne curde le tecniche di attacco e di difesa e l’uso delle armi automatiche e dei mortai, trasformando le allieve in perfette combattenti «Zeravani», come i curdi chiamano le combattenti delle unità speciali. Un lato poco noto, ma pieno di significati, della guerra globale all’Isis
C’è una guerra contro l’Isis di cui si parla poco. È la guerra delle donne curde. «Abbiamo appena finito di addestrarne ventuno», racconta da Erbil, città del Kurdistan iracheno, la soldatessa italiana Anna G. (niente nomi e volti per paura di rappresaglie contro i famigliari in Italia).
Una guerra (anche) personale
Sono sei le militari italiane che hanno condotto il primo corso di preparazione a favore delle donne curde. Hanno insegnato loro le tecniche di attacco e di difesa, l’uso delle armi automatiche e dei mortai, trasformando le allieve in perfette combattenti.