Militari in strada e voli interdetti, Roma si prepara al Giubileo

VATICAN CITY, VATICAN - MARCH 27: Pope Francis waves to the crowd as he drives around St Peter's Square ahead of his first weekly general audience as pope on March 27, 2013 in Vatican City, Vatican. Pope Francis held his weekly general audience in St Peter's Square today (Photo by Christopher Furlong/Getty Images)

VATICAN CITY, VATICAN – MARCH 27: Pope Francis waves to the crowd as he drives around St Peter’s Square ahead of his first weekly general audience as pope on March 27, 2013 in Vatican City, Vatican. Pope Francis held his weekly general audience in St Peter’s Square today (Photo by Christopher Furlong/Getty Images)

Altri mille soldati in arrivo nella Capitale. Si temono attacchi dal cielo, ma il dispiegamento di forze è imponente. Il Papa conosce i pericoli “ma non modificherà la sua agenda”

«È del tutto naturale che il livello di preoccupazione possa crescere in coincidenza con l’imminente avvio del Giubileo straordinario della misericordia. E del resto la persona del Pontefice, il Vaticano, Roma e gli altri simboli della cristianità sono già stati al centro di dichiarazioni minacciose incitanti alla distruzione e all’odio». Il ministro dell’InternoAngelino Alfano non si nasconde. Tre giorni dopo gli attentati di Parigi, a meno di tre settimane dall’avvio dell’Anno Santo, l’esponente del governo ammette le preoccupazioni dell’esecutivo. Durante un’informativa a Montecitorio, il titolare del Viminale annuncia i preparativi al grande evento religioso, e ai rischi del terrorismo di matrice islamica. Il lavoro dell’intelligence è fondamentale. Non meno importante sarà il controllo del territorio.

Anche per questo il governo ha previsto un contingente aggiuntivo di mille militari da dislocare per le vie dell’Urbe. «Mentre vi parlo – racconta Alfano – si stanno avviando le operazioni di dispiegamento immediato di 700 militari a cui nei prossimi giorni si aggiungeranno le altre unità che completeranno questo dispositivo supplementare». Soldati che si uniranno ai 1300 già schierati per le strade della Capitale nell’ambito dell’operazione “strade sicure”. Eppure al Viminale insistono: la città non sarà militarizzata. La presenza delle forze armate sarà circoscritta al presidio fisso degli obiettivi sensibili. Un aspetto necessario per liberare le forze di polizia già presenti in città, che potranno essere impiegate in altre attività. Sono quasi 25mila unità tra polizia, carabinieri e guardia di finanza.

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