Il Whistleblowing. L’applicabilità dell’art. 54 bis d.lgs. 165/2001 al personale militare

L’inps con la Circolare numero 64 del 13-07-2023, ha informato i propri dipendenti sulle disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali”. 

Tale disposizione è applicabile anche ai militari?

Prendendo spunto da un articolo di Giulia Cossu e Serena D’Ettore, entrambe con una una significativa esperienza nelle materie di competenza dell’Autorità e, in particolare, nella disciplina del whistleblowing, sembra non vi siano dubbi al riguardo. Pubblichiamo un breve estratto dello studio.

PARTE I:
LA INCLUSIONE DEL PERSONALE MILITARE NELL’AMBITO SOGGETTIVO DI APPLICAZIONE DELL’ART. 54-BIS E LA COMPETENZA DI ANAC

Come è noto, l’istituto del whistleblowing è stato introdotto nel nostro ordinamento con l’ambizioso obiettivo di assicurare uno statuto di protezione a favore del dipendente pubblico che, ai sensi dell’art. 54-bis del d.lgs. 165/01, segnala illeciti di cui sia venuto a conoscenza in occasione del rapporto di lavoro.

Il legislatore, nella nuova formulazione dell’art. 54-bis introdotta con la l. 179/2017, si sofferma sulla nozione di “pubblico dipendente” e include espressamente in essa sia i dipendenti delle amministrazioni pubbliche individuate dall’art. 1, co. 2, del d.lgs. 165/2001, con rapporto di lavoro di diritto privato (art. 2, co. 2), sia i dipendenti il cui rapporto di lavoro è assoggettato al regime pubblicistico, individuati dall’art. 3 del d.lgs. 165/2001.

Per leggere il testo integrale, clicca QUI

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