RIFORMA FISCALE, LA PROMESSA DELLA MELONI RISCHIA DI ESSERE UNA BEFFA?

 7 giugno 2023 – 1° Lgt. in pensione PISTILLO Antonio

Con precedenti articolo pubblicati il 27, il 31 gennaio e il 15 marzo c.a. si è cercato di intuire le nuove aliquote e gli scaglioni dell’eventuale anticipazione, da gennaio 2024, della riduzione da 4 a 3 aliquote Irpef.

Tra le varie ipotesi, a seguito indiscrezioni di stampa e varie prime indicazioni del vice-ministro dell’Economia, Maurizio Leo, sembrava prevalesse quella indicata nell’articolo del 15 marzo 2023, mentre la Meloni, pochi giorni fa, ai sindacati ha annunciato di voler ampliare lo scaglione più basso per ricomprendere molti più contribuenti.

L’estensione della prima aliquota rischia di essere una beffa, in quanto avrà un effetto quasi impercettibile sugli stipendi e pensioni e l’aumento in busta paga dei lavoratori/pensionati con redditi più bassi sarà di pochissimi euro, in alcuni casi meno di 5 euro.

Considerando ciò che ha detto Meloni, sembra probabile che la prima aliquota venga estesa, accorpando anche la seconda al suo interno, come da schema a seguire.

Ciò comporterebbe una riduzione esclusivamente per i lavoratori e pensionati con redditi sopra i 15.000, ma di valore irrisorio come dimostrato dalla seguente tabella:

(*) a lordo delle addizionali

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