RIFORMA FISCALE: COME CAMBIA LA BUSTA PAGA

 16 marzo 2023 1° Lgt. in pensione Antonio Pistillo

La riforma fiscale del governo Draghi aveva modificato le aliquote Irpef riducendo gli scaglioni da 5 a 4 e rivisto le detrazioni da lavoro dipendente e pensione, come da specchio a seguire.

Il governo Meloni, giovedì 16 marzo, presenterà in Consiglio dei ministri il testo del disegno di legge sulla riforma fiscale che indica come premessa che è intenzione del governo, entro la fine della legislatura, estendere la flat tax anche ai lavoratori dipendenti.

La novità principale e di prima applicazione è quella di portare l’Irpef da quattro a tre scaglioni per ridurre l’imposizione fiscale, ma senza compromettere l’equilibro dei conti pubblici, per cui non sarà fatta a debito, ma attraverso una revisione delle deduzioni e detrazioni fiscali, dal quale dovrebbero essere escluse le detrazioni per spese sanitarie, per l’istruzione, per gli interessi passivi, le deduzioni per i contributi di colf e badanti e per contributi alla previdenza complementare. La revisione e riduzione delle oltre 600 tra detrazioni e deduzione dovrebbe essere in maniera forfettaria per scaglioni di reddito e un’ipotesi al momento sembra prevedere un 4% del reddito per lo scaglione più basso, un 3% del reddito per lo scaglione intermedio e del 2% per il terzo scaglione, fino ad azzerarsi sopra i 100 mila euro.

Il testo della delega rimanda ai decreti attuativi che definiranno gli scaglioni e le aliquote Irpef che si presume difficilmente vedranno la luce prima del 2025 e due sono le ipotesi più accreditate messe a punto dalla Ragioneria dello stato, riassunte nello specchio a seguire.

A mio modesto parere, prevarrà la prima ipotesi che, pero, è penalizzante per i redditi da 15.000 e 28.000 che pagherebbero più tasse senza una norma di tutela di opzione per una tassazione con le norme previgenti. La tabella a seguire mostra gli effetti della riduzione dell’Irpef nelle due ipotesi, significando che è stata considerata la detrazione da lavoro vigente e il netto è a lordo delle addizionali regionali e comunali.

(*) a lordo delle addizionali;
detrazione da lavoro dipendente invariata

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