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Anticipo Tfs: un emendamento al d.l. n. 11/2023 potrebbe prevedere l’anticipo anche per gli statali. Attenzione, non è un anticipo, ma un prestito.

 23 febbraio 2023 1° Lgt. in pensione Antonio Pistillo

Il Governo, col Decreto Legge n. 11/2023, ha annunciato un’importante stretta sui bonus edilizi, con lo stop alla cessione dei crediti.


Come spesso accade all’interno della novella normativa, in attesa di conversione, sono presenti anche diversi emendamenti e misure non direttamente riconducibili alla misura di base.

Uno di questi è un emendamento che potrebbe dare il via definitivo all’anticipo del Tfs anche al personale del pubblico impiego a cui, allo stato attuale, è preclusa questa opportunità.

La nuova norma dovrebbe interessare tre milioni di dipendenti pubblici assunti prima del 2001, ma previo prestito bancario, garantito dal Tfs, che dovranno rimborsare non appena arriverà la liquidazione.

Saranno interessati solo quelli assunti prima del 1/1/2001, in quanto nella pubblica amministrazione il personale assunto dopo tale data è in regime di Tfr, ad eccezione del personale ancora in regime di diritto pubblico di cui all’art. 3 del D. Lgs. n. 165/2001 (personale militare, delle forze di polizia, magistrati ecc. ecc.).

Pertanto, non è chiaro se sarà estesa questa possibilità a questa categoria di personale anche se assunta dopo il 1/1/2001, in quanto ancora in regime tfs.

In sintesi, non si tratta di estensione della norma prevista per i dipendenti privati che possono chiedere, dopo un certo numero di anni di servizio e per particolari motivi, un anticipo del Tfr che viene sottratto, a fine carriera, dal totale dovuto, senza un costo per interessi e spese, ma di un prestito.

Si tratterebbe, comunque, di un’opportunità che dipenderà dall’interesse applicato e dai costi che se si aggireranno al 4/5% di taeg sarebbe, addirittura, sfavorevole rispetto ad una cessione del quinto o delega di pagamento di un prestito della durata di 10 anni, mentre sarebbe l’unica possibilità nei casi in cui la richiesta di liquidità vada oltre il limite cedibile tramite una cessione e una delega che sono cumulabili, ma con un rimborso in massimo 120 mesi.

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