https://www.ciociariaoggi.it/news/cronaca/144416/laaeronautica-vola-via-da-frosinone-una-ferita-che-brucia-cosa-a-successo

Frosinone: L’Aeronautica migrerà a Viterbo

Durante la consegna dei brevetti ai nuovi 31 piloti, il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare ha rivelato il destino dell’Aeronautica di stanza nel capoluogo ciociaro.

Un destino infausto, ma già noto da tempo, malgrado mancasse ancora una conferma di vertice, che è giunta proprio durante l’ultima cerimonia di consegna dei brevetti a favore di 31 piloti  militari provenienti dalla stessa  Aeronautica , dall’Esercito Italiano e dalla Guardia di Finanza. La presenza degli uomini azzurri in Ciociaria, dovrebbe essere comunque garantita almeno fino al 2025.

Oggi  – ha dichiarato il Generale Rosso –  solo per dare qualche numero, l’Aeronautica Militare conta circa 40.000 unità di personale, ma entro il 2024 la consistenza dovrà essere ridotta a 33.800.

In quest’ottica – ha spiegato Rosso –  appare evidente, che le riduzioni e gli accorpamenti sono il mezzo per raggiungere l’obiettivo dell’ottimizzazione.

Tornando al progetto della scuola interforze, il percorso da seguire è importante e complesso e, sicuramente, almeno fino al 2025 Frosinone conserverà le proprie capacità e continuerà a svolgere appieno le funzioni fondamentali e importanti che assolve oggi.

Questo vuol dire anche, però, che nel frattempo, dobbiamo iniziare a pianificare un progetto concreto che garantisca a Frosinone e a questa bellissima terra un indotto economico all’altezza dell’attuale situazione.

Ci vorranno dialogo e concertazione con tutte le istituzioni per individuare la strada migliore che porti pari livelli occupazionali e mantenga nel Frusinate capacità e sviluppo economico.

Tutto ovviamente non legato alle attività dell’Aeronautica Militare, perché, altrimenti, verremmo meno a quei principi di razionalizzazione e accorpamento che ci sono stati imposti come modus operandi. Lo dico con amarezza e tristezza perché mi rendo conto di ciò che tutto questo comporta per il territorio e anche per le famiglie dei militari e dei civili che oggi sono qui.

Non è una scelta facile, ma necessaria, così come è necessario sostenere il territorio. Sarà doloroso anche per noi distaccarci da questa terra, da questa gente tanto generosa e calorosa».

Non possiamo permetterci due scuole, dei doppioni in sostanza. Noi dobbiamo essere sinergici. Unificare linee di volo, istruttori con le altre forze armate consentirà sicuramente dei risparmi e andremo a farlo dove è più conveniente e logisticamente più comodo per ampiezza degli spazi e dotazioni infrastrutturali.

La soluzione di Viterbo si è fatta preferire semplicemente perché lì, rispetto a Frosinone, ci sono maggiori spazi e dimensioni superiori e ci sono già due realtà importanti, consolidate sia dell’Aeronautica, con la scuola sottufficiali, sia dell’Aves dell’Esercito. Trasferire le stesse specialità e gli stessi spazi a Frosinone richiederebbe uno sforzo economico maggiore rispetto a quello che si sosterrà per Viterbo.

Qui, tra l’altro – ha specificato il Capo di SMA – mancano quelle strutture che invece a Viterbo già sono presenti e che lì richiederebbero solo adeguamenti, mentre a Frosinone andrebbe fatto tutto praticamente da zero. In più le esigenze della nuova scuola interforze sono tali da essere incompatibili con le dimensioni dell’aeroporto di Frosinone».

«È chiaro  che avere già una scuola sottufficiali, come è a Viterbo, significa avere già strutture e apparati collaudati in grado di sostenere senza contraccolpi e aggravi di costi l’assorbimento di altre realtà.

Per essere più concreti,  Viterbo riuscirebbe ad accogliere bene 500 persone in più, mentre decidere di spostare a Frosinone 2.500 persone comporterebbe costi esorbitanti non in linea con i principi di risparmio e spesa razionale». 

FONTE CIOCIARIA OGGI

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